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Calano le imprese ma è boom dell'export piacentino

29ottobre2012Piacenza

(estratto dall'articolo di www.ilpiacenza.it di Gianfranco Salvatori - 29 ottobre 2012)

Camera di commercio: Analisi previsionale 2013, esportazioni su del 28%. Cala anche la cassa integrazione. Il presidente Giuseppe Parenti: Piacenza non perderà il suo Ente, in vista aggregazioni per i servizi

Aumento vertiginoso dell'export, artigianato ed edilizia in sofferenza con la chiusura di circa 300 imprese, mentre volano meccanica e, in misura minore, agroindustria.
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Parenti ha parlato di dati più evidenti contenuti nella relazione: «E' difficile programmare in questo momento, ma dai risultati emerge il calo del numero delle imprese, circa 300 in meno. Soffrono artigianato ed edilizia mentre è positivo l'export, invece, contrariamente ad altre province, che è cresciuto del 27,9%, il che significa anche un aumento dei posti di lavoro. Nel settore meccanico si registra un più 37-38%, l'11 nell'agroindustria. Cala addirittura l'import dell'11 per cento. Il Pil costi prodotto, con la differenza tra costi e ricavi, in relazione all'export tocca traguardi mai raggiunti negli anni passati».
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LE ESPORTAZIONI. L'Export tira con un più 27,9 per cento, mentre le importazioni scendono del 13%. L'agroalimentare sale dell'11,5% e dell'85 il tessile, abbigliamento, accessori; + 39% poi per macchinari e apparecchi meccanici, "la voce più importante dell'export piacentino". Si esporta in Europa, ma l'America tocca il 40 per cento. Insomma, il manifatturiero è la nostra locomotiva.